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Herb Ritts “In Equilibrio”

by redazione

A cura di Alessandra Mauro dal 20 febbraio – 5 giugno 2016

Per me, un ritratto è qualcosa attraverso il quale percepisci le persone,

le loro qualità interiori, ciò che le fa essere quello che realmente sono.

Herb Ritts

 

Dopo le monografiche dedicate ai grandi interpreti della fotografia internazionale quali Sebastião Salgado, Walter Bonatti, Edward Burtynsky, e l’impegnativo progetto di Italia Inside Out, la più grande mostra di fotografia mai dedicata all’Italia, organizzata in due momenti distinti che, nei mesi di Expo, ha rivelato l’immagine del Belpaese attraverso oltre 500 scatti dei maggiori autori del Novecento, Palazzo della Ragione Fotografia di Milano prosegue il suo programma espositivo.

Dal 20 febbraio al 5 giugno 2016, la casa milanese della fotografia si apre per celebrare l’arte e lo stile di Herb Ritts (1952-2002), fotografo statunitense tra i più rinomati e apprezzati, le cui opere hanno contribuito a costruire il patrimonio dell’immaginario collettivo mondiale degli ultimi decenni.

 

La rassegna, dal titolo In equilibrio, curata da Alessandra Mauro, è promossa e prodotta dal Comune di Milano – CulturaPalazzo della Ragione, CivitaContrasto e GAmm Giunti in collaborazione con la Herb Ritts Foundation di Los Angeles, con il patrocino del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano. L’allestimento è realizzato da Migliore + Servetto Architects.

Palazzo della Ragione conferma la sua identità di spazio legato all’arte della Fotografia e ai suoi protagonisti, proponendo il primo dei grandi artisti presenti nel programma 2016, Herb Ritts – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Il suo sguardo puntato sul mondo dello star system indaga con lo strumento della luce corpi e volti, fissando sulla pellicola immagini che diventano a loro volta icone, oggetto di sogni e desideri. Mentre le immagini scattate in Africa raccontano del suo bisogno di spazi nuovi e paesaggi struggenti per scoprire altre strade al di là di se stesso e del proprio obiettivo”.

L’esposizione presenta oltre 100 immagini originali (dalla sua morte non sono state più date alle stampe nuove edizioni delle sue foto), dalle più celebri ad altre meno note, oltre a ingrandimenti spettacolari, video installazioni, tutte provenienti dall’Herb Ritts Foundation di Los Angeles ed espressamente selezionate per questo appuntamento, prima grande retrospettiva dell’artista presentata a Milano.

Le immagini di Herb Ritts vivono in perfetto equilibrio – così come recita il titolo della mostra – che si esprime con il dosaggio attento degli elementi naturali, l’esaltazione del corpo in movimento, l’evidenza dei volti, in un ambiente dominato dalla luce naturale. La fotografia di Herb Ritts è un insieme misurato di spontaneità e studio, di glamour e immediatezza, di pose sofisticate, di divi del cinema e della musica e di luce naturale.

Golden Hour Final FIN

Stephanie with Flower, Hollywood 1989

I suoi scatti sono un miracolo di leggerezza e armonia; sono la raffigurazione di un equilibrio raro che resta impresso per sempre sulla carta fotografica e che si esprime con il dosaggio attento degli elementi naturali, l’esaltazione del corpo, l’evidenza dei visi illuminati.Madonna (True Blue Profile), Hollywood 1986

Il percorso espositivo si sviluppa attorno alle tematiche più presenti nel suo universo creativo. In primo luogo, i ritratti che hanno contribuito a creare la mitologia di alcune delle celebrità più acclamate dello star system mondiale. Da quelle della musica – Madonna lo scelse per realizzare la copertina di True Blue e per dirigere il video Cherish – a Michael Jackson, David Bowie e Tina Turner – sua è la copertina di Foreign Affair -, a Jennifer Lopez e Britney Spears, alle icone del cinema, come un giovanissimo Richard Gere, fotografato ancor prima del suo esordio sul grande schermo, o Reese Witherspoon, Brad Pitt, Penelope Cruz, Elizabeth Taylor.

 

Quindi, il lavoro sul corpo in movimento. Ritts, uomo di grande cultura e sensibilità, nonché appassionato d’arte, studiò con estrema attenzione le composizioni classiche, così come la plasticità della statuaria rinascimentale, per poterle tradurre nei suoi scatti, in un perfetto equilibrio tra i volumi e la luce naturale.

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Alek Wek, Los Angeles 1998

Inoltre, i paesaggi e le suggestioni africane. Il continente nero ha sempre esercitato un enorme fascino su Herb Ritts, al punto da dedicargli numerosi viaggi, anche a pochi giorni dalla sua morte. Le forti sensazioni che quella terra era in grado di comunicargli trovano spazio in sorprendenti reportage.

 

Un’apposita sezione presenterà alcuni video che riveleranno il lato nascosto del suo lavoro, attraverso filmati di backstage, ma anche la sua attività di attento collezionista di fotografia.

 

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#herbrittsmilano

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