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Making Dreams – Fendi and the Cinema

by redazione

In occasione dell’apertura della nuova boutique, il 19 Settembre scorso a Milano, Fendi celebra il longevo dialogo con il mondo del cinema attraverso una mostra “spettacolare” che esplora le tappe salienti e i personaggi chiave di un rapporto unico. Intitolata Making Dreams – Fendi and the Cinema, l’esposizione è ospitata negli spazi del Cinema Manzoni dal 21 settembre al 6 ottobre, ingresso gratuito.

Il cinema ha sempre rappresentato un aspetto importante della nostra vita familiare come di quella del marchio”, racconta Silvia Venturini Fendi. “Ricordo, da piccola, le proiezioni, erano veri eventi: occasioni nelle quali il cinema entrava in casa nostra con tanto di fondale bianco e religioso silenzio… Fendi ha infatti sempre avuto uno stretto legame con Cinecittà. Parte della Roma creativa e artistica, le sorelle Fendi sono state coinvolte in collaborazioni che ad oggi si possono considerare pionieristiche. Avvicinate da costumisti del calibro di Piero Tosi, hanno realizzato pellicce e costumi per produzioni memorabili. Abbiamo lavorato con i più grandi registi di ieri e di oggi, da Luchino Visconti a Wes Anderson, da Martin Scorserse a Giuseppe Tornatore, e continuiamo a farlo. Questa mostra è un modo per celebrare un dialogo fatto di affinità, nutrito dal desiderio di sperimentare raccontando storie e materializzando sogni”.

La naturale passione tra Fendi e il cinema, fatta di glamour e identiche dinamiche creative, è il principio che i curatori Patrick Kinmonth e Antonio Monfredahanno seguito nell’immaginare

Making Dreams – Fendi and the Cinema.

La mostra su Fendi e il cinema è ambientata in un cinema. Non un luogo qualsiasi, ma il Cinema Manzoni, progettato da Mario Cavallè nel 1947, chiuso nel 2006 e riaperto per l’occasione: un elegante archetipo di architettura dell’entertainment. Con le sue linee sinuose, gli arredi stilizzati, gli affreschi di Baragatti, Funi, Rossi e le sculture di Messina, Oliva, Fazzini, Gasperetti e Lodi, il Cinema Manzonirappresenta, per la stratificazione delle iconografie, un set ideale nel quale ambientare una mostra immaginata come un parco di divertimenti che intreccia gusto dell’evasione e desiderio di conoscenza.

I diversi moduli disegnano un percorso multisensoriale. Il primo, Snowdon and Fendi, funge da introduzione: le immagini di un sitting fotografico con le cinque sorelle a opera del maestro britannico diventano una animazione video, combinata ad una breve storia del marchio. Una passerella di vetro conduce al secondo modulo, dedicato a Silvana Mangano: su uno schermo rialzato circolare sono proiettate alcune scene della pellicola restaurata di Gruppo di famiglia in un interno, cui quattro manichini con l’inconfondibile profilo della Mangano, vestiti con i costumi del film, creati da Fendi all’epoca, guardano da una galleria, in un gioco surreale di reciproche specchiature.

Il terzo modulo, Fendi Stars, è il cuore della mostra: un padiglione a forma di fiore, costellato da schermi video che mostrano estratti da alcuni dei film per i quali Fendi ha creato costumi e accessori, esibiti in aria come elementi fluttuanti. Per l’occasione, sono state selezionate scene da sei pellicole: 007 Mai dire mai (1983) di Irvin Kershnefrom, L’età dell’innocenza (1993) di Martin Scorsese; Evita (1996) di Alan Parker; La leggenda del pianista sull’Oceano (1998) di Giuseppe Tornatore; The Royal Tenenbaums (2001) di Wes Anderson; Io Sono l’Amore (2010) di Luca Guadagnino. Attraverso un arco trionfale che ricorda i set di Cinecittà e l’EUR, una passerella riporta i visitatori al piano terra, dove è il quarto modulo: Amphiteatre. Qui, una serie di sedute consente la visione, sul largo schermo, del video appositamente girato e prodotto per la mostra sui set di Cinecittà in collaborazione con Cinecittà Studios.

Il sesto modulo, accoglie Scene di conversazione, il documentario che Ferdinando Cito Filomarino ha dedicato a Gruppo di famiglia in un interno. Nell’ultimo modulo, intimo e raccolto, immaginato come un giardino notturno, è in fine possibile guardare in versione integrale la pellicola restaurata del film di Luchino Viscont

Visitare la mostra rappresenta un momento magico: un sogno realizzato, da esplorare.

Cinema Manzoni, via Manzoni 42 – dal 21 settembre al 6 ottobre, ingresso  gratuito.

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